Auto elettriche della famiglia ID. Volkswagen
Mobilità Elettrica

Ricarica per induzione e altro ancora: in futuro le auto elettriche forniranno energia

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Ricarica per induzione e altro ancora: in futuro le auto elettriche forniranno energia

 

 

Autostrade che ricaricano le auto elettriche durante la marcia. Veicoli elettrici che forniscono energia alla rete elettrica e alla rete domestica. Suona avveniristico? Uno sguardo alle nuove tecnologie dimostra il contrario, indicando quali sono già in uso.

Qui puoi scoprire:

  • Come ricaricare la tua auto elettrica senza cavo
  • Dove la ricarica durante la marcia è già realtà
  • Come l'auto elettrica si trasforma in una batteria ricaricabile
  • Perché ciò ti permette di guadagnare soldi

La ricarica per induzione potrebbe rendere superfluo il cavo di ricarica


La tecnologia della ricarica per induzione possiamo trovarla negli smartphone più avanzati o, più semplicemente, negli spazzolini elettrici. L'apparecchio viene posizionato o appoggiato su una stazione di ricarica e la batteria agli ioni di litio viene alimentata senza bisogno di cavo. Il flusso di corrente si ottiene tramite bobine montate nei due oggetti. Se queste bobine sono direttamente sovrapposte e sono compatibili, il processo di ricarica si avvia per induzione.

Nel campo dell'elettromobilità, la ricarica per induzione non è più un'utopia ed è anzi già collaudata. Già nel 2017 il progetto Halo di QualcommCollegati a un link esterno ha rappresentato un esempio concreto di questo nuovo sistema di ricarica. Parcheggiando un'auto elettrica sopra una speciale piastra di ricarica, il sistema Halo permette la ricarica per induzione senza bisogno di cavo. Il vantaggio pratico è che nella quotidianità non sono più necessari connettori speciali per ricaricare il veicolo dalle colonnine di ricarica.

Le auto elettriche si ricaricano sull'autostrada elettrica

I veicoli quindi possono già essere ricaricati senza bisogno del cavo. A tutt'oggi però il veicolo durante la ricarica deve restare fermo. Per un'autonomia maggiore, dovrebbe essere possibile ricaricare le auto per induzione anche durante la marcia. In questo modo si potrebbero percorrere centinaia di chilometri senza alcuna sosta per la ricarica.

Vicino a Parigi esiste già un tratto di prova Qualcomm per la ricarica dinamica. Le piastre di base del sistema di ricarica sono incassate nel manto stradale. Quando un'auto elettrica passa a una velocità non superiore a 100 km/h, viene “rifornita” con una potenza di 20 chilowatt. Ciò corrisponde alla potenza di numerose colonnine di ricarica pubbliche. Il vantaggio a lungo termine potrebbe essere la possibilità di utilizzare batterie più piccole sulle auto elettriche, dato che sarebbe necessaria una minore capacità di accumulo. Di conseguenza la produzione delle batterie sarebbe meno costosa e più ecologica. Qualcomm sta già concedendo in licenza il progetto delle piastre di ricarica Halo per ampliare ulteriormente questo sistema.

In Svezia il futuro dell'elettromobilità è già arrivato sulle strade. Dall'aprile 2018, le auto e i veicoli industriali a trazione elettrica in uscita da Stoccolma possono ricaricarsi per induzione durante la marcia lungo un tratto di asfalto di due chilometri. Le autorità svedesi in materia di circolazione stradale stanno lavorando a un ampliamento a livello nazionale. Anche la Highways England, l'azienda statale britannica responsabile della costruzione e della manutenzione della rete stradale, gestisce tratti di prova con stazioni di ricarica senza cavo. Nell'estate 2018 il Dipartimento per i trasporti britannico ha reso pubblico un piano di sviluppo per la costruzione di strade con sistema di ricarica per induzione come parte di un piano di mobilità il cui costo è calcolato in circa 47 milioni di euro.

Un camion elettrico si ricarica per induzione mentre procede su una strada
Il binario incassato nel manto stradale ricarica un veicolo industriale elettrico durante la marcia.

Quindi presto la ricarica sarà possibile ad alta velocità su tutte le autostrade? A questo proposito gli sviluppatori di Halo tirano il freno; infatti, perché questi progetti raggiungano lo scopo è necessario che venga accelerata la standardizzazione dei sistemi di ricarica e che i tratti adibiti alla ricarica siano trafficati. Quindi è molto più probabile che all'inizio sia preso in considerazione il cosiddetto “snack charging” in corrispondenza dei passaggi a livello o ai semafori, dove spesso bisogna aspettare relativamente a lungo. Comunque le auto elettriche di nuova generazione non devono più ricaricarsi così spesso: la famiglia ID. Volkswagen presentata nel 2020, ad esempio, promette autonomie superiori a 550 chilometri. Di conseguenza non è detto che un'auto elettrica debba ricaricarsi più spesso di quanto un'auto con motore a combustione faccia rifornimento.

La tecnologia smart grid fa risparmiare denaro e risorse

Uno dei grandi vantaggi delle auto elettriche rispetto ai veicoli con motore a combustione è la guida a impatto locale zero. Grazie agli sviluppi nel campo della tecnologia di ricarica, il “rifornimento” è inoltre sempre meno complicato.  Ma cosa succederebbe se l'auto del futuro oltre a funzionare a batteria diventasse una batteria? Prova a immaginare: il sole splende, l'impianto fotovoltaico sul tetto di casa tua trasforma la luce del sole in energia elettrica e questa viene poi accumulata nella batteria della tua auto. All'occorrenza il veicolo elettrico immette l'energia nella rete elettrica o nell'impianto domestico. Così i veicoli elettrici potrebbero diventare parte di una rete elettrica intelligente (in inglese smart grid).

Questo nuovo procedimento, chiamato ricarica vehicle-to-grid (V2G), permette di sfruttare le risorse in modo ottimale. In Danimarca è già stato condotto un periodo di prova di un anno. I proprietari di veicoli elettrici aderenti al progetto di rete intelligente hanno guadagnato in media 1.300 euro dal bilancio energetico condiviso grazie all'immissione nella rete elettrica comune dell'energia fornita dai motori elettrici.

In Germania ha preso piede la tecnologia smart grid. Un progetto pilota vede l'impiego della Smart Energy Network di Audi e svariati altri partner: alcune famiglie nell'area di Ingolstadt e nella regione di Zurigo immettono l'energia generata dai loro impianti fotovoltaici in una smart grid costituita dalla rete elettrica locale e da accumulatori stazionari. L'energia solare immessa nella smart grid viene poi ridistribuita da un software di gestione intelligente in base al fabbisogno di impianto domestico, riscaldamento e auto elettrica.

Ricarica di auto elettriche da Wallbox con corrente distribuita dal fornitore di energia Elli
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Elli distribuisce energia elettrica con certificazione TÜV generata da impianti eolici, solari e idroelettrici in Germania, Austria e Svizzera.

Volkswagen fa un ulteriore passo avanti ed entra da protagonista nel mercato della fornitura di energia in Germania: la nuova consociata Elli fornirà corrente ecologica non solo alle colonnine di ricarica e alle Wallbox, ma anche a ogni abitazione privata. La sua energia al 100% neutrale in termini di CO2 sarà generata da fonti rinnovabili come le centrali idroelettriche. L'introduzione graduale dei diversi pacchetti e servizi è prevista per il 2020. Così facendo il Gruppo di Wolfsburg anticipa di molto i piani del Governo federale, secondo i quali bisognerà aspettare il 2050 prima che l'energia venga prodotta principalmente da fonti rinnovabili. Quindi il tempo a disposizione per sviluppare altre tecnologie innovative è ancora molto.

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