E-taxi: ecco i concept più sorprendenti
E-taxi: ecco i concept più sorprendenti
I nuovi concept di mobilità hanno l'obiettivo di rendere più confortevoli gli spostamenti delle persone. A volte gli sviluppi tecnologici rendono la mobilità non solo più confortevole ma anche un po' più folle, almeno così ci appare oggi. Come nel caso di questo taxi elettrico.
Qui puoi scoprire:
- Come arrivare puntuale al tuo prossimo appuntamento grazie ai droni per il trasporto delle persone “Volocopter” e “Cora”
- Perché a bordo dei taxi a guida autonoma di “Waymo” è sempre presente accompagnatore
- Come il classico risciò diventa un pedicab elettrico
- Perché presto con l'e-bike sharing potrai ritirare la tua bici elettrica condivisa davanti alla porta di casa
“Volocopter”: il taxi aereo a guida autonoma
Sei in ritardo, il tuo volo parte tra due ore e il traffico, tanto per cambiare, è un disastro. Con un taxi classico arriveresti sicuramente troppo tardi. Quindi tiri prendi il tuo smartphone, prenoti un taxi drone tramite app e ti fai venire a prendere sul più vicino grattacielo per essere condotto in volo all'aeroporto. Suona come un'utopia del futuro, vero? Ebbene, l'azienda tedesca “Volocopter” è fermamente convinta che in futuro le cose avverranno così: ci saranno cioè droni senza pilota che trasporteranno i clienti da A a B.
In Germania, per accelerare le attività di collaudo dei taxi aerei a guida autonoma, alcuni modelli sperimentali stanno già decollando per i voli di prova nella città di Ingolstadt, in Alta Baviera. Questo concept convince anche politici del calibro di Dorothee Bär, Ministro e Commissaria del Governo Federale per la digitalizzazione: “Nell'era della mobilità urbana collegata in rete, è essenziale che interagiscano in modo ottimale tutti i vettori di trasporto, sulla terraferma, in acqua e in aria. Di conseguenza la mobilità del futuro include ovviamente anche i taxi aerei.”
Insieme, Italdesign, Airbus e Audi compiono un ulteriore passo avanti. Per tutti coloro che, sulla strada che li conduce a destinazione, desiderano evitare non solo gli ingorghi ma anche fastidiosi cambi, le tre società stanno sviluppando congiuntamente il mezzo di trasporto modulare “Pop.Up Next”. Dietro questo nome si cela un sistema con il quale prenderai posto in una capsula di trasporto. A seconda di quale sia di volta in volta la soluzione più veloce rispetto al raggiungimento della tua destinazione, la capsula sarà integrata su un modulo veicolo oppure agganciata a un drone. In tal modo il mezzo di trasporto si trasforma da auto in taxi aereo e, di nuovo, in un'auto, senza che il passeggero debba mai scendere.
Taxi aerei elettrici dall'altra parte del mondo
Questa visione è condivisa anche della compagnia aerea neozelandese “Air New Zealand”, la quale si affida anch'essa ai taxi aerei elettrici. Nel 2018 la società ha firmato un accordo di cooperazione con la start-up “Zephyr Airworks” per far decollare il taxi aereo “Cora”. “Cora” può percorrere massimo 100 chilometri ad una velocità massima di 180 km/h. Il drone decolla e atterra in verticale, come un elicottero, quindi non ha bisogno di una pista di atterraggio, bensì solo di una piccola piattaforma. Il tutto è reso possibile da dodici rotori mobili. In caso di guasto, interviene un paracadute d'emergenza, che fa scivolare dolcemente il taxi a terra. Considerato il livello di maturazione tecnica del concept, questa cabina volante a pilotaggio autonomo ha buone possibilità di diventare il primo taxi aereo pubblico al mondo.
I robotaxi: a destinazione senza conducente
La fiducia in veicoli stradali e aerei senza pilota deve ancora svilupparsi. Abbandonare completamente l'idea di un controllo umano durante la corsa in taxi potrebbe rendere le persone riluttanti a prenotare un taxi a guida autonoma. Ciò nonostante, “Waymo” ci mostra come potrebbe avvenire: tramite app prenoti un taxi, nel modo consueto, e questo ti raggiungerà al punto di partenza che hai indicato. La differenza? Anziché dire al tassista dove ti deve condurre, l'immissione della destinazione avviene in modo digitale, proprio come il pagamento. Perché a bordo, in realtà, non vi è alcun conducente. Per consentire ai passeggeri di superare più facilmente le riserve mentali quando si tratta di salire per la prima volta su un taxi senza conducente, “Waymo” ha stabilito che, nell'impiego reale, sul sedile del conducente segga un accompagnatore. Questo, tuttavia, non svolge alcun compito di guida. Il suo lavoro consiste in questo: fare in modo che i passeggeri acquisiscano fiducia nella guida autonoma e, allo stesso tempo, intervenire qualora l'auto elettrica non sia in grado di procedere.
Il servizio di trasporto commerciale con auto a guida autonoma è iniziato negli USA alla fine del 2018, in questa prima fase, con beta tester. Al fine di assicurare il massimo livello di sicurezza e comfort per i passeggeri, i veicoli della flotta “Waymo” avevano precedentemente percorso oltre 15 milioni di chilometri in una fase di sperimentazione svoltasi in città degli USA quali San Francisco, Atlanta e Detroit. Non è ancora chiaro quando e dove “Waymo” inizierà a operare ufficialmente.